giovedì 19 agosto 2021

*Blog Tour* Aurora Rising

 


Salve a tutti amici lettori, rieccomi di nuovo qui a parlarvi di una nuova uscita molto discussa in questo periodo.
Ho sentito tantissimi pareri positivi, ma anche negativi, ma sono qui oggi per dirvi la mia.
Aurora Rising è un libro scritto in prima persona e 
nonostante non sia il mio stile di scrittura preferito questa volta non mi ha per nulla infastidita anzi era come se i protagonisti stessero raccontando ad una persona amica la loro storia. I personaggi principali sono sette e vivremo la storia attraverso ogni loro punto di vista.
Ma iniziamo dal principio, ci troviamo in un futuro molto lontano dal nostro, il primo personaggio con  cui facciamo conoscenza è Tyler (Ty) Jones, un ragazzo bellissimo, biondo, occhi azzurri, carismatico e il migliore della sua classe ed è prontissimo a farsi affidare la sua prima missione importante, ma a causa di un grosso inconveniente perderà la sua occasione e gli verrà affidato un compito di poco conto e la sua squadra sarà composta dei peggiori cadetti dell'accademia.
Ma ora vi starete chiedendo, qual è stato questo grosso inconveniente che gli ha fatto perdere  la sua occasione? 
Ty farà la conoscenza di Aurora una ragazza con un aspetto che non la lascia nell'anonimato in quanto una ciocca della sua chioma corvina è completamente bianca. Aurora si trovava seriamente in 
pericolo e sarà proprio Tyler a salvarla.
Quando finalmente la nuova arrivata riprenderà i sensi e verrà portata in un luogo sicuro  farà conoscenza di una verità molto amara e cioè che è rimasta addormentata per due secoli.
Nel mentre l'Alpha Tyler insieme alla sua Squadra 312 affronteranno la loro prima missione di soccorso e cioè fornire assistenza medica ai rifugiati, ma non sanno che la loro vera missione è un'altra, un compito di vitale importanza.
Si unirà alla missione (contro la voglia dei vari componenti della squadra 312) anche Aurora e dal suo arrivo nel gruppo avverranno molti avvenimenti misteriosi e pericolosi che metteranno a rischio la vita dei vari protagonisti e soprattutto saranno proprio loro a dover risolvere tutto. 
Una storia ricca di divertimento, amicizia e azione da non lasciarsi assolutamente scappare!
Vi consiglio assolutamente la lettura di Aurora Rising, un libro che mi ha intrattenuta tanto e mi ha regalato parecchie risate, mi è piaciuta l'unione che si crea fra i vari componenti della Squadra 312 e la storia a mio parere vi lascerà davvero sorpresi. 
Vi consiglio di non lasciarvi sfuggire questa storia e di intraprendere anche voi il favoloso viaggio insieme alla Squadra 312.



giovedì 5 agosto 2021

Recensione Il Re Malvagio

 


Salve a tutti amici lettori, oggi come da titolo sono qui per parlarvi del Il Re Malvagio, un libro che mi ha fatto salire le aspettative alle stelle a cause dei vari commenti positivi a riguardo, ma queste aspettative aimé si sono sempre più sgonfiate nel corso della lettura, sarà a causa della traduzione italiana, ma ho trovato il libro davvero scritto male e poco scorrevole e facevo tanta fatica a finire un capitolo. Ho amato così tanto il primo volume che non riesco  ancora a credere che il secondo mi abbia delusa così tanto.
Piccola premessa, questa non è una vera e propria recensione, ma più uno sfogo personale quindi come tale prendete le mie parole poco sul serio perchè è solo ed esclusivamente il mio gusto personale.
Ci troviamo nel regno incantato, Jude è alle prese con il suo nuovo ruolo a corte e cioè quello di governare in segreto al posto di Cardan. Un anno e un giorno era stato detto affinché il piccolo fratellastro della protagonista cresca senza pericolo nel mondo degli umani insieme a sua sorella Vivi. Le cose purtroppo non sembrano andare  per il verso giusto in quanto il Re Cardan più volte metterà in crisi la pazienza di Jude con i suoi comportamenti arroganti e disinteressati nei confronti 
delle mansione che dovrebbe compiere in quanto Re. 
I problemi non finiscono qui, perché a Jude viene rivelato che una persona a lei molto cara la tradirà molto presto e infine il fratello maggiore di Cardan, Balekin, non ha rinunciato al trono e farà qualsiasi cosa in suo potere per ottenerlo. 
Bene, penso di avervi detto più o meno il succo della storia e quindi ora posso tranquillamente sfogare la mia ira verso Il Re Malvagio (attenzione se non avete letto il libro rischiate di leggere qualche spoiler). 
L'inizio ammetto che nonostante lo stile di scrittura (che io ho trovato pessimo) prometteva abbastanza bene, c'erano delle basi interessanti e che potevano essere sviluppate in un modo incantevole se non fosse che la Black ha rovinato tutto.
Jude come protagonista nel Il Principe Crudele mi era piaciuta tanto, era accattivante, ribelle e coraggiosa, mentre nel secondo volume non si capisce bene quello che vuole fare, questo odio/amore nei confronti di Cardan poteva diventare una storia marginale interessante, ma diventa ardir poco pesante e ripetitiva  e sembrava di assistere ad una partita di tennis con il loro  battibecchi botta e risposta, ma alla fine perdeva sempre Jude. 
Era protagonista molto interessante ma purtroppo in questo volume é diventata (scusate il termine) lo zimbello della storia, in quanto non ha combinato nulla, ma solo guai.
Ma andiamo per step..
Già di partenza Jude è diventata tutto fumo e niente arrosto in quanto mentalmente si organizzava dei piani perfetti, ma che purtroppo non ha mai messo in pratica.
La prima volta è durante un ballo in maschera e nel corso di questo evento Jude viene nominata come giullare e il suo ruolo era quello di essere maltrattata e derisa da tutti i partecipanti della festa, lei invece di sfoderare la spada o ancora meglio rifiutarsi, é rimasta lì al ballo a farsi ridere in faccia ( povera me, in quel momento mi ha fatto così tanta pena in senso negativo che ho dovuto stoppare per un attimo la lettura). Quindi dopo essersi fatta maltrattare coma una bestia alla fine della festa cede alle moine di Cardan (colui che l'ha sempre derisa più di chiunque altro) e passano la notte insieme. Io fino al volume precedente adoravo questa coppia, ma come detto sopra la loro relazione è stata sviluppata così male che questo avvenimento tanto atteso da molti fans a me non ha fatto ne caldo ne freddo. 
Non voglio parlare troppo di questo fatto poiché c'è un avvenimento ben peggiore che avviene qualche capitolo dopo.
Durante L'inizio della guerra fra Re Cardan e la Regina degli Abissi,  Jude viene tradita da una sua cara amica, Bomba che è sempre stata dalla parte del malvagio Principe Balekin, e viene presa sotto sequestro dalla Regina Orlagh sovrana del mare nonché madre di Nicasia che ha sempre avuto un debole per Cardan. 
Jude quindi si risveglia nel regno marino in presenza del Principe Belekin che con i suoi poteri le ordina di fare tutto ciò che vuole lui, ma non sa che la prigioniera è immune agli incantesimi grazie alla protezione donatogli da Dain nel libro precedente, ma lei credendosi furba e per non insospettire i suoi rapitori finge di essere soggiogata.   Ed è così che passano le pagine, lei che dice che vuole liberarsi e scappare, non lo fa mai e anzi ogni giorno che passa diventa sempre più debole perché la costringono a far finta di mangiare, quindi in conclusione Jude diventa un morto vivente finché non si fa salvare dal suo amato Re Cardan. 
Tutta la magnificenza della protagonista che abbiamo incontrato nel Il Principe Crudele è (purtroppo) sparita e in questo secondo volume ci ritroviamo una ragazza che viene trattata peggio di uno straccio che rimane ferma a subire in silenzio.
Per carità in questo momento Jude era in uno stato critica perché non beveva e mangiava, ma prima di ridursi così poteva (secondo me) pianificare qualche piano.
Ma voi pensavate che il peggio fosse finito? Vi sbagliate di grosso, perché una delle cose peggiori che siano capitate nel corso della lettura è la morte anonima del Principe Balekin, trafitto da un misero spadino da Jude, e la cosa brutta è che il duello era descritto in un modo così confusionario e non si è capito nulla, ho dovuto rileggere due volte la parte ( e il tutto succede in due tristissime righe) per capire che il vero cattivo della storia fosse morto. 
Che triste modo di morire per un villain. Sembra che tutto sia risolto e che tutti potranno vivere per sempre felici e contenti, ma purtroppo in quanto Jude abbia assassinato un uomo avrà un pena da pagare e Il Re Cardan decide che per alleggerire la pena di Jude dovrà sposarla e in quanto sua moglie  punizione sarà (a detta del Re) più leggera. 
Finalmente il libro diventa interessante perché Cardan decide di tradire ed esiliare Jude nel mondo degli umani e di governare nel suo Regno Incantato finalmente senza di lei. Il Re la tratta con così tanto disprezzo che durante la scena mi veniva voglia di applaudire ( mia cara Jude te lo sei proprio meritato, hai combinato solo guai). 

Quindi miei cari lettori dopo tanti pastrocchi Cardan decide di prendere la situazione in mano e risollevare lo spirito del libro che ormai era morto e sepolto negli abissi. 
Per tutta la durata della lettura la cosa che principalmente mi veniva in mente è che secondo me Hagrid saprebbe scrivere un libro migliore di questo e che il mio voto finale sarebbe stato sicuramente un due, ma si è trasformato in un due e mezzo grazie a Cardan che nelle ultime pagine ha reso interessante la storia.
Ora io mi chiedo, ho sentito tantissimo pareri positivi su questo libro e tanti altri negativi sul terzo e ultimo della serie, quindi sono quasi sicura che per me sarà un capolavoro e quindi sicuramente lo leggerò. Ormai si conferma sempre di più il fatto del mio odio verso i libri amanti, avrò qualcosa che non va?
Spero tanto che questo mio sfogo sia stato di vostro gradimento e soprattutto spero di non essere risultata noiosa. 
Ovviamente questa è solo la mia opinione, se tra di voi c'è qualcuno che ha amato questo libro sono contenta perché il mondo è vasto ed è giusto che tutti abbiano i loro gusti.
A presto!


giovedì 22 luglio 2021

*Review Party* La Città di Ottone

 


Salve a tutti amici lettori, oggi sono qui per parlarvi di La Città di Ottone, trovate nei post precedenti un altro articolo riguardante questo libro, dove parlo nello specifico della magia presente fra le pagine di questo romanzo, ma di cosa parla La Città di Ottone?
Il romanzo racconta le vicende di Nahri e di Ali. 
Nahri fin da piccola è costretta a vagabondare per la città e utilizza i suoi poteri per sopravvivere ad una vita che è stata molto ingiusta con lei.
Come detto nel post precedente ( clicca qui per leggere la mia tappa) la giovane ladra riesce a percepire le malattie, si autorigenera e impara le lingue solo sentendole una volta.
Durante uno dei vari rituali, in cui viene ingaggiata per salvare la vita di una povera bambina, qualcosa va storto in quanto la presenza che risiede all'interno della piccola è molto forte e pericolosa e sarà proprio Nahri a evocarla. L'essere che risiedeva nella fanciulla si chiama Dara, è un Jinn molto potente che farà conoscere alla protagonista un mondo un magico che lei ha sempre cercato di rinnegare e scoprirà che non solo è ricco di bellezze, ma anche di oscurità, ma soprattutto farà conoscenza di se stessa e del suo passato a lei ignoto. 
Ali invece è il figlio del Sovrano della Città di Ottone, un luogo mistico che pullula di magia.
Il giovane principe risiede alla Cittadella dove studia per diventare un guerriero per proteggere suo fratello maggiore nonchè futuro erede al trono; è in lotta con se stesso e con la sua famiglia in quanto non accetta le ideologie di suo padre, ma al tempo stesso non vuole deluderlo. 
Il romanzo mi è piaciuto molto, fin dalle prime pagine è frizzante e ricco di avvenimenti, lo stile di scrittura è semplice e ammaliante, l'unico fatto che non ho pienamente apprezzato sono i tantissimi termini stranieri che sono presenti in tutto il libro, anche se nelle ultime pagine è presente un dizionario con tutti i significati che ti aiutano a capire, ma purtroppo leggendo il romanzo in digitale risulta leggermente scomodo. 
Un fattore meno rilevante che non ha scaturito pienamente il mio interesse sono i capitoli incentrati su Ali, spesso li trovavo un po' monotoni e piatti, mentre quelli di Nahri sono affascinanti e ricchi di azione, mi trasportavano in un luogo magico a cui facevo fatica a staccarmi.
Ammetto anche che La Città di Ottone mi ha ricordato un pochino Aladdin ed essendo un amante di questo celebre classico ne sono rimasta ammaliata.
Se siete amanti del genere e volete immergervi in un luogo esotico in cui la magia regna suprema vi straconsiglio questo libro!

giovedì 15 luglio 2021

*Blog Tour* I Capolavori delle impareggiabili Penne Solari Recensione Agnes Grey

 


Agnes Grey può essere considerato in parte come un romanzo autobiografico in quanto la stessa Anne Brontë ha lavorato come istitutrice presso alcune famiglie tra il 1839 e il 1845, ma di fatto non lo è poiché le vicende che vive Agnes sono diverse da quelle dell'autrice.
Questo libro secondo il mio gusto personale va letto senza troppe aspettative, sì la storia è interessante e mai banale e ci trasporta nella vita di una ragazza che vuole diventare indipendente in un periodo della storia in cui le donne non sono particolarmente considerate una figura di spessore ( e con questa affermazione sono anche troppo gentile), ma le vicende che vivremo in queste pagine sono abbastanza lineari, ma sarà il carattere di Agnes e lo stile di scrittura dell'autrice a mettere un po' di pepe alla storia.
Agnes per aiutare la sua famiglia caduta in disgrazia decide di trovarsi un impiego per non essere un peso verso i suoi familiari. La giovane donna trova quindi lavoro come istitutrice presso la famiglia Bloomfield, le sue fantasie di aver trovato il lavoro perfetto vengono presto frantumante in quanto i bimbi a cui deve stare dentro sono delle vere e proprie pesti e faranno di tutto per rendere la vita della loro nuova istitutrice impossibile.
Agnes cercherà di far presente ai Bloomfield la gravità della situazione, ma purtroppo i genitori non sono da meno e invece di sgridare i figli faranno cadere tutta la colpa su Agnes e sulla sua incompetenza. Dopo vari tentativi vani di rendere la vita a casa Bloomfield più longeva per tutti, la povera Agnes viene licenziata, questo è un colpo basso per lei, pensa di aver fallito e non vuole assolutamente essere di nuovo un peso per la sua famiglia, questa situazione non la scoraggia fino in fondo e anzi è subito pronta a trovarsi un altro impiego. Questa volta Agnes trova lavoro come governante presso la famiglia Murray la cui dimora è parecchio lontana dai suoi genitori. Nonostante lo stile di vita familiare sia più elevato economicamente e la situazione per certi aspetti rende la vita della giovane donna più agevole non verranno a mancare i vari problemi che dovrà affrontare con i figli e soprattutto Agnes dovrà affrontare i problemi con la solitudine e l'isolamento creato dalla famiglia Murray nei confronti di Agnes.  Ma vivremo un'altra interessante vicenda che farà anche palpitare il cuore di Agnes.
Come detto sopra è un romanzo semplice ma carino che racconta una breve parte della vita di 
Agnes Grey, una storia che ci insegna i valori delle donne e di voler essere indipendenti e decisi a realizzare i propri obbiettivi. Un classico che secondo me non bisogna lasciarsi scappare se si vuole leggere tutte le opere delle sorelle Brontë.
Ma ora andiamo dentro le pagine del romanzo come una barca in mare aperto e cerchiamo di scoprire quali sono le similitudini fra la giovane Agnes Grey e la sua creatrice Anne Brontë.
Per prima cosa come vien detto fin dall'inizio le due donne cercano l'indipendenza, voglio contare solo sulle loro forze e non essere un peso per nessuno. Nonostante la salute cagionevole dell'autrice è sempre stata una ragazza determinata e pronta a dar il giusto valore alla donna.   Anne dopo le varie obbiezioni da parte della famiglia grazie alla sua fermezza riesce ad abbandonare la sua infanzia e iniziare la sua vita come donna indipendente e come Agnes trova un lavoro come governante.  La più giovane delle sorelle Brontë fu licenziata per lo stesso medesimo motivo della signorina Grey in quanto Anne viene descritta dalla madre dei figli a cui badava come una persona incompetente e che trattava male i suoi bambini. Un'altra similitudine con la signorina Grey è l'incontro inaspettato con Willy Weightman curato presso la parrocchia del padre da alcuni mesi, questo avvenimento ricorda l'incontro tra Agnes e il Parroco Edward Weston, un amore nato all'improvviso che non avrà una vita facile sia per l'autrice che per la protagonista del suo romanzo, ma non vi dirò di più per non farvi perdere la curiosità.
 Nonostante le storie delle due donne siano molto simili la giovane Brontë non fa trapelare i veri fatti attraverso Agnes ma vuole farle vivere una vita più tranquilla rispetto alla sua ed è per questo che il racconto non può essere riconosciuto come una vera e propria autobiografia. 
Detto ciò io spero vivamente di avervi incuriosito e fatemi sapere qui sotto nei commenti se avete letto i vari libri delle sorelle Brontë, nonostante io abbia un forte interesse per questa autrici non ho mai avuto occasione di leggere nessuna delle loro opere e dopo Agnes Grey sono ancora più curiosa di leggere i loro romanzi. 
A presto! 

giovedì 1 luglio 2021

Recensione Saga Gli Eroi dell'olimpo

 


Salve a tutti gentili amici, 
oggi sono qui per parlavi di tutta la serie di Gli Eroi dell' Olimpo che è composta da ben cinque volumi e sono:
- Eroi dell'Olimpo: l'eroe perduto 
-Eroi dell'Olimpo: il figlio di Nettuno 
-Eroi dell'Olimpo: il marchio di Atena 
-Eroi dell'Olimpo: la casa di Ade 
-Eroi dell'Olimpo: il sangue dell'Olimpo 

«Sette mezzosangue alla chiamata risponderanno.
Fuoco o tempesta il mondo cader faranno.
Con l'ultimo fiato un giuramento si dovrà mantenere,
e alle Porte della Morte, i nemici armati si dovran temere.»

In questo post saranno presenti parecchi spoiler quindi onde evitare una situazione spiacevole vi consiglio di tornare dopo aver concluso la lettura di tutta la saga.    
Gli Eroi dell'Olimpo è il sequel di Percy Jakcson e Gli dei dell'Olimpo, infatti anche in questa nuova avventura ci sarà il tanto amato figlio di Poseidone a farci compagnia.
I protagonisti principali, nonché gli Eroi che dovranno salvare sia il mondo degli umani che il mondo divino sono:
Percy Jackson (Figlio di Poseidone)
Annabeth Chaese ( Figlia di Atena)
Leo Valdez ( Figlio di Efesto)
Piper McLean (Figlia di Afrodite)
Questi primi quattro membri appartengono alla generazione greca e difatti fanno parte del Campo Mezzosangue. Ma in questa nuova saga si viene a conoscenza di un “nuovo” campo dedicato ai figli mezzi divini romani, questo luogo nascosto si chiama Campo Giove e a differenza di quello greco è una vera e propria città, costituita sia da abitazioni per chi vuole vivere e crearsi una famiglia lì e da un'Università.
Gli Eroi romani che fanno parte del gruppo sono:
Jason Grace (Figlio di Giove)
Frank Zangh ( Figlio di Marte)
Hazel Levesque (Figlia di Plutone)
Questi sette ragazzi sono la colonna portante di tutto il libro, sono coloro che hanno il destino segnato da una profezia che li legherà alla distruzione della Madre Terra Gea. 
Insieme a loro sette ci sarà anche all'interno del Argo II ( la nave che utilizzano come trasporto) Nico Di Angelo figlio di Ade. Lui fin dalla saga precedente andava di nascosto al Campo Giove senza mai dire a nessuno della sua esistenza e così si teletrasportava segretamente da un campo all'altro.
Questa saga mi ha conquistata con la sua ironia ma anche con i vari messaggi che ci sono all'interno come l'amicizia, la paura di non essere il punto debole di un gruppo, l'amore in tutte le sue sfaccettature, la perdita di una persona cara e il coraggio di accettarsi.  combina niente di interessante.
Piper ammetto che è uno dei personaggi che meno sopporto per il fatto che è inverosimile ciò che fa, per prima cosa l'hanno ridicolizzata dandole come arma una cornucopia e prendeva i mostri a colpi di muffin o cosce di pollo, questa cosa può essere divertente fino ad un certo punto, ma dopo un po' diventa abbastanza ridicola come situazione. Anche lei come Jason a mio parere è la brutta copia di Annabeth, c'è una situazione nell'ultimo volume dove la figlia di Afrodite e quella di Atena devono affrontare una divinità molto potente e Piper ci riesce solo grazie alla sua lingua ammaliatrice mentre Annabeth in quel momento si trasforma in una povera ragazzina impaurita cosa assolutamente forzata per risaltare le gesta di Piper in quanto la figlia di Atena è una ragazza molto coraggiosa e non è da lei avere paura.  Altro fattore secondo me imbarazzante è come lei riesce a soggiogare Gea La Madre Terra e farla addormentare, stiamo parlando della dea primordiale non una divinità qualunque, e con questo punto mi voglio collegare ad altro fattore principale che non mi ha fatto apprezzare appieno l'avventura e cioè con quanta facilità i giovani eroi riescono a sconfiggere i vari ostacoli che incontrano durante tutta la loro avventura, stiamo parlando di dei, giganti, mostri e tanti tanti altri e rendono la loro distruzione una bazzecola, per non parlare del modo vergognoso che hanno fatto per distruggere Tartaro, mi aspettavo molto ma molto di più, ed è per questo motivo che apprezzo maggiormente la saga di Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo, per il semplice fatto che in questa saga il cattivo ha una storyline interessante ( mi riferisco a Luke ) e ricca di riscontri che nel bene e nel male ti fanno affezionare al personaggio. La storia di per se è molto più interessante in Percy Jackson, il gruppo ti da la vera idea di unione e amicizia mentre spesso e volentieri in Eroi dell'Olimpo molti componenti si sono parlati pochissimo ( Percy/Leo Nico/Leo Leo/Annabeth Piper/Percy e potrei continuare ancora).
L'argomento morte inserito all'interno della saga sequel viene a mio parere sviluppato in modo un tantino superficiale, basta pensare a Leo che nonostante sia “morto” non da dato quel senso di vera perdita perché viene tutto svolto troppo velocemente ( ma poi io ancora mi chiedo cosa nasconda Leo visto che quando parla con il dio della medicina lui lo avverte di un grave pericolo). 
Nella serie prequel invece la morte viene raccontata in un modo più significativo e commovente, basta pensare a Bianca Di Angelo o Zoe Nightshade la loro morte ancora oggi mi rattrista un po'.  Frank invece di per se non mi ha mai detto nulla e i suoi capitoli mi hanno sempre annoiata, non ha un carattere che spicca fra gli altri e a causa di ciò secondo me è un vero peccato perché Frank ha la capacità di trasformarsi in qualsiasi animale egli voglia e questa cosa poteva rendere il personaggio ancora più interessante, ma purtroppo secondo me il figlio di Marte è solo l'ombra degli altri membri del gruppo.
Nonostante queste pecche ho comunque amato tantissimo i capitolo di Leo e il suo modo sempre ironico di gestire ogni situazione, ho adorato alla follia tutto il percorso di Percy e Annabeth nel Tartaro e in generale i loro capitoli li ho sempre trovati interessanti ( mi dispiace molto che i capitoli di Percy siano troppo pochi), ho amato Nico e il suo essere misterioso e chiuso, ma aveva solo bisogno di una piccola scossa per essere una persona più tranquilla e fiduciosa verso il prossimo e il rapporto fra lui e Reyna mi è piaciuto davvero tanto, secondo me avevano entrambi bisogno di una persona amica su cui poter contare e sono contenta per entrambi.
Purtroppo però Eroi dell'Olimpo nonostante mi sia piaciuto, non ha catturato appieno il mio interesse e reputo la storia ricca di pecche.
Per prima cosa alcuni protagonisti sono sviluppati malissimo e lasciano tanto a desiderare (questa è solo la mia modesta opinione e come tale non vuole assolutamente essere motivo di discussioni) e quelli che secondo me potevano essere più interessanti sono Jason, Piper e Frank.
Per prima cosa Jason è la copia mal riuscita di Percy, aveva tutti i presupposti per diventare il capo del gruppo o comunque il protagonista più importante dell'intera saga ma finisce nel anonimato.
L'ho apprezzato tantissimo in L'Eroe Perduto, ma dopo questo volume non combina niente di interessante.
Piper ammetto che è uno dei personaggi che meno sopporto per il fatto che è inverosimile ciò che fa, per prima cosa l'hanno ridicolizzata dandole come arma una cornucopia e prendeva i mostri a colpi di muffin o cosce di pollo, questa cosa può essere divertente fino ad un certo punto, ma dopo un po' diventa abbastanza ridicola come situazione. Anche lei come Jason a mio parere è la brutta copia di Annabeth, c'è una situazione nell'ultimo volume dove la figlia di Afrodite e quella di Atena devono affrontare una divinità molto potente e Piper ci riesce solo grazie alla sua lingua ammaliatrice mentre Annabeth in quel momento si trasforma in una povera ragazzina impaurita cosa assolutamente forzata per risaltare le gesta di Piper in quanto la figlia di Atena è una ragazza molto coraggiosa e non è da lei avere paura.  
Altro fattore secondo me imbarazzante è come lei riesce a soggiogare Gea La Madre Terra e farla addormentare, stiamo parlando della dea primordiale non una divinità qualunque, e con questo punto mi voglio collegare ad altro fattore principale che non mi ha fatto apprezzare appieno l'avventura e cioè con quanta facilità i giovani eroi riescono a sconfiggere i vari ostacoli che incontrano durante tutta la loro avventura, stiamo parlando di dei, giganti, mostri e tanti tanti altri e rendono la loro distruzione una bazzecola, per non parlare del modo vergognoso che hanno fatto per distruggere Tartaro, mi aspettavo molto ma molto di più, ed è per questo motivo che apprezzo maggiormente la saga di Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo, per il semplice fatto che in questa saga il cattivo ha una storyline interessante ( mi riferisco a Luke ) e ricca di riscontri che nel bene e nel male ti fanno affezionare al personaggio. La storia di per se è molto più interessante in Percy Jackson, il gruppo ti da la vera idea di unione e amicizia mentre spesso e volentieri in Eroi dell'Olimpo molti componenti si sono parlati pochissimo ( Percy/Leo Nico/Leo Leo/Annabeth Piper/Percy e potrei continuare ancora).
L'argomento morte inserito all'interno della saga sequel viene a mio parere sviluppato in modo un tantino superficiale, basta pensare a Leo che nonostante sia “morto” non da dato quel senso di vera perdita perché viene tutto svolto troppo velocemente ( ma poi io ancora mi chiedo cosa nasconda Leo visto che quando parla con il dio della medicina lui lo avverte di un grave pericolo). 
Nella serie prequel invece la morte viene raccontata in un modo più significativo e commovente, basta pensare a Bianca Di Angelo o Zoe Nightshade la loro morte ancora oggi mi rattrista un po'.  Frank invece di per se non mi ha mai detto nulla e i suoi capitoli mi hanno sempre annoiata, non ha un carattere che spicca fra gli altri e a causa di ciò secondo me è un vero peccato perché Frank ha la capacità di trasformarsi in qualsiasi animale egli voglia e questa cosa poteva rendere il personaggio ancora più interessante, ma purtroppo secondo me il figlio di Marte è solo l'ombra degli altri membri del gruppo.
Nonostante queste pecche ho comunque amato tantissimo i capitolo di Leo e il suo modo sempre ironico di gestire ogni situazione, ho adorato alla follia tutto il percorso di Percy e Annabeth nel Tartaro e in generale i loro capitoli li ho sempre trovati interessanti ( mi dispiace molto che i capitoli di Percy siano troppo pochi), ho amato Nico e il suo essere misterioso e chiuso, ma aveva solo bisogno di una piccola scossa per essere una persona più tranquilla e fiduciosa verso il prossimo e il rapporto fra lui e Reyna mi è piaciuto davvero tanto, secondo me avevano entrambi bisogno di una persona amica su cui poter contare e sono contenta per entrambi. Quindi per concludere per quanto riguarda i protagonisti devo dire che mi aspettavo un po' di più e quelli che più mi hanno dato soddisfazioni sono quelli che erano già presenti nel prequel.
La trama l'ho trovata interessante in moltissimi punti ma nelle scene più importanti risultava svolta in maniera frettolosa e troppo minimizzata, non ho apprezzato il fatto che le coppie vengono create nei primi due volumi e mi sarebbe piaciute vedere un evoluzione romantica più interessante magari con qualche colpo di scena e invece erano sempre tutti allegri e innamorati ( credo che Riordan non sia completamente afferrato nel sviluppare una storia d'amore all'interno di un libro, ma  in Percy Jackoson e gli dei dell'Olimpo abbiamo dovuto aspettare svariati libri prima di avere il tanto atteso bacio fra il figlio di Poseidone e Annabeth ).
Per non prolungarmi ulteriormente termino dicendo che questa saga mi è piaciuta molto nonostante le vari difetti che ho trovato, ne ho parlato male è vero, ma come detto all'inizio ha tanti altri pregi che mi hanno portato a concludere volentieri l'intera saga.
Reputo la saga di Percy Jackson nettamente superiore sotto molti punti di vista ma nonostante ciò mi sono affezionata alla saga dei Eroi dell'olimpo e mi è dispiaciuto finirla e salutare tutti i membri del Argo II Ora ad attendermi c'è il primo volume di Le sfide di Apollo e devo dire che sono sia curiosa che spaventata perché ho paura che sia una delusione (spero di no!).
Detto ciò mi scuso se il post è molto lungo ma volevo parlarvi in modo dettagliato della mia opinione.
Voi avete letto Eroi dell'olimpo? Cosa ne pensate?
A presto!  


giovedì 24 giugno 2021

Recensione Chiudo gli occhi e il mondo muore

 


Salve a tutti amici lettori,
oggi sono qui per parlarvi di Chiudo gli occhi e il mondo muore scritto dalla stessa autrice di Ti ho trovato fra le stelle un libro che ancora oggi reputo uno dei migliori che abbia mai letto. Ero indecisa se fare o no questa recensione in quanto il romanzo tratta dei temi davvero forti e non so se sono in grado di parlarne nel modo giusto quindi abbiate pazienza. Breve avvertenza: in questa recensione scriverò anche una parte spoiler,  ma tranquilli vi avviserò. In Chiudo gli occhi e il mondo muore la protagonista si chiama Alexandra ma preferisce farsi chiamare Alex, a causa di un grave problema avvenuto nella scuola precedente i genitori decidono di farle cambiare scuola e per assolvere la sua colpa è costretta ai servizi socialmente utili che si svolgono all'interno di essa. Alex è una ragazza molto particolare soffre di un grave disturbo e non riesce a distinguere ciò che è reale o no, infatti grazie alla sua affidata macchina fotografica scatta innumerevoli foto quando un avvenimento le sembra bizzarro e a fine giornata quando inizia a vedere le foto che ha scattato nota che ciò che ha visto non è mai esistito, ma questo non è il suo unico disturbo perché Alex soffre anche di paranoia e ha sempre paura che qualcuno voglia ucciderla o avvelenarla. 
Nella sua nuova scuola il primo giorno non va nei migliore dei modi poiché viene subito bullizzata a causa dei suoi capelli troppo rossi ( come li definisce lei color astice) questa situazione la mette nel panico più totale perché si trova sola contro un branco di stupidi ragazzi pronti a rasarle a zero i capelli, per sua fortuna a soccorrerla arriva Miles un ragazzo un po' misterioso dal carattere burbero e tutti gli stanno alla larga. Ogni volta che Miles è vicino ad Alex le riaffiorano alla mente dei ricordi riguardanti la sua infanzia, era al super mercato insieme a sua madre,  con l'aiuto un bambino mai visto prima è riuscita a liberare degli astici dall'acquario. Sua madre le ripete sempre che questo avvenimento è tutto frutto della sua immaginazione ma Alex sa che non è vero e rivede in Miles quel bambino che l'ha aiutata anni fa.Nella nuova scuola la protagonista si fa dei nuovi amici e il rapporto con Miles diventa sempre più profondo ogni giorno che passa, quando soprattutto entrambi vengono a conosceva dei rispettivi problemi del altro.
Penso che Chiudo gli occhi e il mondo muore sia un libro che non si può non amare, al suo interno oltre alla storia di Alex sono presenti altre storie interessanti e misteriose che non riguardando la protagonista e questo fatto mi ha spronato a dare un voto alto al libro. Alex soffre di schizofrenia e paranoia e nonostante non abbia mai letto nulla del genere mi è piaciuto come l'autrice abbia scritto all'interno del suo romanzo un tema così delicato e l'ha portato in modo tale da non risultare pesante al lettore.Durante la lettura mi chiedevo spesso se fosse meglio o no di Ti ho trovato fra le stelle e la mia risposta ora come ora è che non ne ho assolutamente idea perché reputo i due libri completamente diversi e li ho amanti entrambi, ma Ti ho trovato fra le stelle ha ancora un posticino speciale nel mio cuore.
Ora inizierà la parte spoiler quindi se non avete letto il libro vi consiglio di ritornare quando lo avrete finito! Per prima cosa ammetto che per un aspetto in particolare (seppur molto più lieve ) mi sono rispecchiata nella protagonista, come lei anche io soffro di ansia e paranoia e mi sono sentita capita durante la lettura. Ho amato ogni pagina di questo libro ma ci sono svariate scene che vi andrò ad elencare che mi hanno travolta emotivamente e ancora oggi nonostante le svariate settimane passate dalla conclusione del libro ricordo ancora quel sentimento che provai durante la lettura del romanzo. Il primo evento che più mi ha colpita è straziata è quando Alex dopo un susseguirsi di avvenimenti viene a conoscenza che sua sorella è morta da diversi anni. Noi che vediamo la vita secondo il punto di Alex fin dalle primissime pagine sappiamo che la protagonista ha una sorella minore di nome Charlie che sta perennemente in casa per un motivo che non viene spiegato nel migliore dei modi, noi vediamo sempre Alex che interagisce con lei, ci parla, ci gioca e ci passa parecchio tempo e il lettore non può assolutamente immaginare che tutto questo è frutto dell'immaginazione di Alex. Ci sono stati svariati attimi che mi hanno fatto capire che in Charlie c'era qualcosa che non andava come appunto il suo stare sempre in casa, il fatto che la bimba diceva sempre di avere quattro anni e la sorella maggiore la correggeva sempre e le diceva che ne aveva otto e il fatto che aveva sempre un pezzo di scacchi in bocca, infatti la sorella minore è morta di soffocamento per colpa di un pezzo di scacchiera. Quando Alex viene a conoscenza che la sorella è morta il suo mondo le crolla addosso, era il suo punto fermo, il suo sostegno in quella vita che cercava sempre di metterla alla prova, stare abbracciata a Charlie la faceva sentire serena. Questa parte della storia mi ha sorpresa e mi ha rattristita e mi è dispiaciuto davvero per Alex, non oso nemmeno immaginare chi nella vita di tutti giorni deve affrontare questi problemi. Un altro fatto che mi ha fatto apprezzare il libro ancora di più e il rapporto fra Miles e Alex e Miles e sua madre.Per quanto riguarda il rapporto fra i due ragazzi il motivo è molto semplice, sono adorabili quando sono insieme e ho apprezzato tanto il fatto che nonostante il grave problema della protagonista Miles non si è tirato indietro e anzi si è avvicinato ancora di più a lei pronto ad aiutarla e a sostenerla. Il ragazzo in questione ha anche lui una vita davvero molto dura, vive una vita instabile a causa delle violenze fisiche subite dal padre che è perennemente ubriaco, infatti a causa del comportamento del padre e sempre ricoperto di lividi. Come scritto sopra Miles non è visto di buon occhio da nessuno all'interno della scuola e tutti lo temono perché viene pagato per commettere degli atti vandalici agli studenti, ma nessuno sa a parte Alex che il ragazzo fa tutto ciò per mettere da parte un bel po' di soldi per far uscire dalla clinica psichiatrica sua madre che è stata messa li dentro solo ed esclusivamente per colpa delle violenze del marito. Il rapporto fra Miles e la madre è molto forte e apprezzo come il figlio pur di tirar fuori sua madre dalla clinica (in cui è stata messa ingiustamente in quanto lei non soffre di nessun disturbo) e scappare il più possibile lontani dal padre.In conclusione visto che ho scritto davvero tanto penso che Chiudo gli occhi e il mondo muore sia uno di quei libri che ti entra dentro il cuore e ti conquista grazie sia ai personaggi che alla storia, ve lo consiglio vivamente! Non lasciatevi sfuggire questo libro perché secondo me è un libro che sicuramente farà breccia anche nel vostro cuore.

Fatemi sapere se anche voi lo avete letto e cosa ne pensate e se avete letto anche Ti ho trovato fra le stelle qual è il vostro preferito fra i due.

A presto!  


giovedì 17 giugno 2021

*Review Party* La torre dell'alba. Il trono di ghiaccio

 


Salve a tutti amici lettori,
oggi sono qui per parlarvi del sesto volume della serie Il Trono di Ghiaccio. Per chi non lo sapesse La Torre dell'Alba all'inizio doveva essere solo una novella, ma l'autrice cambiò idea in quanto la 
storia era troppo importante per lei e fu quindi estesa per farla diventare un romanzo a tutti gli effetti. Il volume precedente si era concluso con Chaol gravemente ferito alla spina dorsale durante la battaglia avvenuta nel Castello di Vetro e lui insieme a Nesryn percorsero un lungo viaggio verso Antica per far visita ai guaritori di Terre Cesme per chiedere aiuto, ma questo non sarà il loro unico obbiettivo infatti vogliono giungere ad Antica per stringere un'alleanza con il khagan del Continente meridionale, due obbiettivi parecchio difficili da portare a termine. Chaol per la sua guarigione viene affidato a Yrene che all'inizio si rifiuta categoricamente di curarlo in quanto Chaol ha reso servizio per l'ex re di Adarlan che uccise sua madre, ma dopo aver parlato con Hafiza decide di aiutarlo anche se non del tutto convinta, purtroppo però il percorso verso la guarigione è più difficile di quanto si pensasse, poiché la ferita di Chaol è intrisa di oscurità. 
Yrene è un personaggio davvero particolare con un difficile passato alle spalle, è una donna forte e ha fatto di tutto per realizzare il suo sogno di diventare guaritrice e non solo ci riesce ma diventa anche una dei migliori guaritori presenti a Terre Cesme. Intanto ad Antica iniziano ad avvenire dei misteriosi attacchi ai guaritori e nuove affermazioni verranno rilevate che porteranno il lettore a rivalutare le varie idee e supposizioni che si è fatto durante questi anni, ma fidatevi tutto avrà un senso e nonostante io sia ancora sconvolta da ciò che è capitato nel libro sono anche felice e triste allo stesso tempo, triste per La Torre dell'Alba è il penultimo volume di questa incredibile serie che ormai porto nel cuore da anni e felice perché la Mass non mi delude mai e riesce grazie alla sua bravura a far incastrare ogni cosa al posto giusto, per non parlare dei personaggi che crea, sembra di percepire noi stessi le loro emozioni e a mio modesto parere, adoro come li caratterizza, sia i cattivi sia i buoni hanno tutti una storyline eccezionale. 
Tornando a La Torre dell'Alba, so che Chaol non è uno dei personaggi più amati della serie e molti fan erano indecisi se leggere o meno questo volume, ma io penso che dopo tutto quello che ha subito questo personaggio sia più che normale cambiare. Anche io ammetto che non mi fa particolare impazzire, ma non fatevi bloccare da questo ostacolo e cercate di superarlo perché ne vale veramente la pena soprattutto perché ad accompagnare Chaol in questo tortuoso percorso ci sarà Nesryn e insieme a lei vivremo una nuova scoperta di se stessa. 
Nesryn è affascinata da Antica la sua terra natale, durante la loro permanenza fa la conoscenza di Sartaq, uno dei figli del Khagan e tra i due nascerà una profonda amicizia che muterà nel tempo. Non posso dare un voto pieno a questo volume perché i primi capitoli del libro sono abbastanza piatti e non succede nulla di particolare ma dopo aver superato questo ostacolo la storia prende vita e tutto diventa più interessante. Penso che la Torre dell'Alba sia un romanzo ricco sia per quanto riguarda la storia, ma anche l'ambientazione e i personaggi che riescono a coinvolgere appieno il lettore come se fosse fisicamente lì. Non posso che consigliavi questo volume e fatemi sapere se avete intenzione di leggerlo e se a voi Chaol vi piace.
A presto!



*Blog Tour* Aurora Rising

  Salve a tutti amici lettori, rieccomi di nuovo qui a parlarvi di una nuova uscita molto discussa in questo periodo. Ho sentito tantissimi ...